Prima puntata: Episodio Pilota (II)

Muovo i primi passi incerti all'interno della fusoliera.

La puzza è terribile, e già mi pento di essermi addentrata qui senza un minimo di cognizione.
Proseguo senza eccorgermi di aver pestato qualcosa...

...Mio Dio, è un braccio!!

Metto una mano alla bocca reprimendo un conato di vomito e mi giro istintivamente dall'altro lato, verso l'apertura, come per uscirne immediatamente fuori. Ecco cos'è questa puzza...cancrena, sangue, umori...in una parola...morte.

Non un suono...non un lamento. Il silenzio è peggiore di qualsiasi cosa possa mai percepire attraverso lo sguardo.

Cerco rifugio con la mente altrove...

"Forza Kelly...immagina di essere al Chamber Live, l'orgoglio del Madame Tussauds. La puzza è la stessa."

La differenza, è che qui, ad attenderti non sono attori truccati da mostri e assassini pronti a terrorizzarti e urlarti contro, questi cadaveri sono veri.

C'è un caos infernale. Mi chiedo come potremo trovare qualcosa senza rovistare con le nostre stesse mani.

Mi volto ancora verso la fessura dalla quale sono entrata.

"E' orribile qui dentro." grido, più a me stessa che a chi è rimasto fuori. "Io...io...non ci metterò le mani!"

Con una mano ancora davanti alla bocca, inizio a farmi strada cercando di fare attenzione a non pestare corpi o brandelli di essi. Mi dirigo verso gli armadietti porta bagagli a mano parzialmente aperti, sul lato.

Diario di Yassir Francois De Biran

12 Giugno 2007 2 ore e 34 minuti

Entro nella location

Buio.
Benzina.
Cadaveri.
Nessuno urla al nostro ingresso.
Sono nella selva scura di Dante e sto per entrare nell'inferno, e questa è la nave di Caronte.
Ringrazio Dio per non avere nella mia bocca un obolo da consegnare al traghettatore.
Mi sposto dalla luce, avvertendo un improvviso bisogno di contatto umano.
Mi rivolgo all'uomo (Henry) davanti a me:

"Ehy!, credo che mentre lì fuori si svolgevano le finali di Mr Olympia abbiano dimenticato di presentarci: Mi chiamo Yassir Francois De Biran.
Ascolta, sai per caso il nome del tipo che ha trovato l'ingresso alla fusoliera? ho sentito dirgli che ha un telefono satellitare nella sua valigia.
Potrebbe esserci utile per lasciare questo posto".

Il flusso di luce alle mie spalle viene spezzato.
Giro di scatto la testa.
Il volto di Kelly si distingue nel contrasto di luce:

"Ciao, volevi fare anche tu un altro giro"

Gli accenno un sorrisso cancellato da una strana sensazione al di sotto del mio piede.
Abbasso lo sguardo incontrando il volto di un uomo per metà carbonizzato.
La mia gamba si ritrae staccando frammenti di epidermide bruciata.
Spero che tra i sopravvisuti ci sia uno psicoterapeuta, perchè credo di essermi appena ammalato di claustrofobia.

Rottami, corpi, oggetti distrutti e puzza di carne bruciata.
La cosa grottesca è che mi è venuta fame.
Ma si può avere fame in un momento del genere?

Citazione :

"E' orribile qui dentro. Io...io...non ci metterò le mani!"

Fuori una.
Non fate entrare le donne. Non è roba per loro. Niente.
Parità dei sessi. Ma di che?

Il mio stomaco emette un brontolio sinistro, ma subito dopo sento una voce alle mie spalle:

Citazione :

"Ehy!, credo che mentre lì fuori si svolgevano le finali di Mr Olympia abbiano dimenticato di presentarci: Mi chiamo Yassir Francois De Biran.
Ascolta, sai per caso il nome del tipo che ha trovato l'ingresso alla fusoliera? ho sentito dirgli che ha un telefono satellitare nella sua valigia.
Potrebbe esserci utile per lasciare questo posto".

Considerando che poteva evitare quasi metà della frase, come il "Francois de Biran", tra tutti i momenti che c'erano ha scelto proprio quello migliore.

Non mi volto e continuo ad osservare i sedili e le persone che c'erano a bordo.
"Yassir eh? Beh, io sono Henry, piacere di aver fatto la tua conoscenza in un obitorio. D'altronde sai che noia presentarsi in un bar oppure al..."

Citazione :

"Ciao, volevi fare anche tu un altro giro"

...
Ah beh, se vuole scoparsela, poteva aspettare un momento migliore.
Guardo oltre Yassir diretto a Kelly, e le parlo in tono da annuncio vocale:

"Salve signorina, questo è il servizio Hostess della Oceanic Airlines. Non per essere scortese ma credo che farebbe meglio a tornare fuori, non è roba per lei mi creda. [Emblema di Sicurezza: 5]
Io sono Henry comunque, e si, credo che faresti meglio ad aspettarci fuori."

La guardo cercando convincerla che è la cosa migliore e comincio a dirigermi verso la sezione riservata al personale, verso la testa dell'aereo.

Yo soy una persona tenaz...

Diario di Yassir Francois De Biran

12 Giugno 2007 2 ore e 36 minuti

Guardo di nuovo verso Kelly:

"Spero che tu non abbia indossato i tacchi alti"

Il fatto di riuscire a fare battute del genere in certe situazioni mi fa sentire un pò in colpa.
Poi mi ricordo di aver letto in un libro che sdrammatizzare è un meccanismo di difesa del nostro cervello alle situazioni di estremo stress, e quì di stress, c'è ne abbastanza per fondere il cervello del Dalai Lama.
Mi rivolgo di nuovo vereso l'uomo davanti a me, la cui frase era rimasta sospesa a mezz'aria dall'ingresso di Kelly nel paese dei balocchi.
Cerco di ricordare le sue ultime parole:

Citazione :

"Yassir eh? Beh, io sono Henry, piacere di aver fatto la tua conoscenza in un obitorio. D'altronde sai che noi presentarsi in un bar oppure al..."

Leggo tra le righe dei suoi pensieri:
"Grazie, ma io lavoro da solo"
Credo che sarà il primo a morire.

La mia ironia continua a tornare a galla (Rivolto ad Henry):

"Scusami se non ho scelto un momento migliore, ma avevo dimenticato che le buone relazioni non nascono mai in momenti difficili. Comunque non hai risposto all'altra mia domanda: Come si chiama quel tipo allora?".

Puzzo di carne bruciata misto a benzina, fortuna che sono forte di stomaco, altrimenti credo avrei già vomitato unendo quest'odore allo spettacolo che mi si para dinanzi.
Mi domando come la ragazza(kelly) sia ancora dentro, non mi sembra affatto la tipa da resistere in certe situazioni.

I due tipi (Henry e Yassir) fanno comunella, hanno scelto proprio il luogo giusto, tra un braccio carbonizzato e un corpo fuso nel suo sedile.

"Se qualcuno vuole uscire da qui credo che nessuno lo chiamerà codardo" cerco di utilizzare un tono tranquillo, ma non sono tranquillo per un cazzo io per primo "ora inizia il lavoro sporco e se qualcuno da di stomaco lo capisco perfettamente!"

Mi faccio strada tra i bagagli rovesciati alla rinfusa e i corpi bruciati, cercando di non mettere i piedi sopra a nessun resto organico.

"Tentate di guardare in tutti i posti in cui riuscite ad arrivare, ci serve qualsiasi cosa riuscite a tirar fuori di qui"

Detto ciò comincio a guardare in giro e ad allungare le mani cercando qualsiasi cosa utile.

Citazione :

"Scusami se non ho scelto un momento migliore, ma avevo dimenticato che le buone relazioni non nascono mai in momenti difficili. Comunque non hai risposto all'altra mia domanda: Come si chiama quel tipo allora?"

Ma cosa gli prende a questo qui? Sembra di essere in una puntata di Scrubs. Ma che razza di domande...
Scatola nera, radar, frequenze radio e lui si preoccupa di trovare un telefono satellitare di uno stronzo qualunque di detective.

"Chi Sherlock? Non ho idea di come si chiami e anche se fosse, con questo casino credi che troveremmo ancora l'etichetta attaccata alla valigia? Con su scritto IL NOME invece che il cognome?"

Non visto, sorrido.
Mi avvicino alla porta della sezione del personale e ne controllo le condizioni.

Permesso?
Il festino sembra iniziato da poco, sono ancora in tempo.
Odore di morte, cadaveri, fumo. Non ho mai visto nulla del genere in vita mia, sono un detective di Boston.
"Maledizione! Non dovrebbero esistere cose del genere."
Stavano parlando tra di loro. Nulla di rilevante.
Poco tempo, ambiente stretto e ostile.
"Cerchiamo di fare più in fretta e possibile, non siamo in un salottino. Qualcuno si occupi degli eventuali feriti."
Pensate ai feriti.
Comincio a cercare tra i resti pr trovare qualcosa di utile.

Allargare la fessura mi è costato un'ernia al testicolo e una capsula ad un molare.

Ad una disattenta analisi farebbe ridere che uno faccia tanti sforzi per poi entrare in un posto pieno di cadaveri, sopratutto quando il suddetto tizio è un benestante impreditore di Frisco che vede i cadaveri solo in tivvù. Un po' come un gelataio che si spacca il culo per entrare in un obitorio... Fa ridere a pensarci se non sei impegnato ad essere vittima di un disastro aereo.

Vado verso il posto che mi interessa, cerco il mio bagaglio e gli altri e mentre lo faccio vedo se in giro c'è qualche sopravvisuto, non si sa mai.

Diario di Yassir Francois De Biran

12 Giugno 2007 2 ore 36 minuti e 23 secondi

Ok!|, ho capito chi si crede il leader quì.

Citazione :

"Chi Sherlock? Non ho idea di come si chiami e anche se fosse, con questo casino credi che troveremmo ancora l'etichetta attaccata alla valigia? Con su scritto IL NOME invece che il cognome?"

Mi rivolgo a Kelly, lasciando Ian Solo dirigersi verso i comandi del millenium falcon.
Dall suo viso capisco che è visibilmente sotto shock.
Diavolo, qui dentro sembra l'alba dei morti viventi.
Afferro uno dei bagagli.
Leggo il nome sull'etichetta.
Cerco nella mia memoria di associarlo ad uno dei volti.
Non ottengo nessun risultato.
Siamo in una fossa comune di uomini senza volto e noi siamo le sole persone presenti al loro funerale
Guardo di nuovo verso kelly:

"Ascolta, quì è un pò difficile muoversi, cosa ne dici se ti passo tutto ciò che riesco ad afferrare e tu lo porti fuori di quì?".

Il mio sguardo si abbassa di nuovo sul bagaglio.
Cerco alcune parole di commemorazione per il suo possessore.
Nella mia mente vuota si compone un unica frase:
Cavolo,certo che la vita fa davvero schifo

Procedeva bene per essere un giro in una fusoliera piena di cadaveri, poi:

Citazione :

"Ascolta, quì è un pò difficile muoversi, cosa ne dici se ti passo tutto ciò che riesco ad afferrare e tu lo porti fuori di quì?".

Cerco di ricordare il suo nome per principiare la frase con esso, perché abbia un tono migliore, più amichevole... dannazione! non mi viene in mente.

Improvviso e arrangio:

(a Yassir)

"Amico, sai che è una buona idea? Solo che... "

Cerco una valida motivazione per evitare che muova i bagagli...

"... magari è meglio concentrarci sugli eventuali feriti, che ne dici se ai bagagli ci pensiamo dopo, insieme?"

Spero che vada il piano A...

Diario di Yassir Francois De Biran

12 Giugno 2007 2 ore 37 minuti

Il flusso di luce si interrompe di nuovo.
Sherlock e Greg si uniscono al party.

Citazione :

"Cerchiamo di fare più in fretta e possibile, non siamo in un salottino. Qualcuno si occupi degli eventuali feriti."

Feriti.
Osservo i volti dei cadaveri sui sedili.
Quì la morte ha avuto un posto in prima classe.

Citazione :

"... magari è meglio concentrarci sugli eventuali feriti, che ne dici se ai bagagli ci pensiamo dopo, insieme?"

Watson (Greg) è d'accordo con lui.
La frase si ripete nella mia mente, come se non avessi notato qualcosa scritta tra le righe.
Mi rivolgo a Greg:

"Amico, penso che quì siano tutti morti e credo che se non usciamo subito presto ci convinceremo di esserlo anche noi. Però forse è meglio comunque dare una occhiata qualcuno potrebbe essere soltanto svenuto.

Osservo i volti dei cadaveri per cercare segni di vita